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sabato 5 novembre 2011

Waiting for 18 November, Octopus in Fabula



Lola lo guardava ma non sembrava impressionata dalle sue emozioni.
«Beh» disse «non sei morto. Tuo padre sarà doppiamente felice domani, quando ti rivedrà».
«Hai ragione». Nathan sorrise e una lacrima brillò per un attimo tra le sue ciglia bionde.
«Gradisci un the amaro?».
«Volentieri».
Nathan bevve il the amaro di Lola, mentre un grande angelo di pietra, vestito solo di un gonnellino e di una larga cintura, si accoccolava sul prato con un gargoyle tra le braccia. Lola cantò per loro una ninnananna dolce, e Nathan non seppe più se quello che desiderava era davvero tornare, o restare lì per sempre, perso in quella stellata notte d’ottobre, dove anche i fiori, così gli parve, dondolavano graziose corolle a forma di teschio a tempo con la melodia. E le stelle, incredibile ma era così, le stelle con le loro faccette sorridenti e luccicanti scendevano danzando in dolcissime spirali, e si posavano lì tutte sul prato agitando lunghissime braccia di luce. La voce di Lola donava armonia a tutte le cose. E poi tutto divenne confuso, caldo e buono.

IL CUORE DI LOLA, Emanuela Valentini




Finalmente, giunsero in vista di Roccantica. La posizione superba del castello ne faceva una potentissima postazione di difesa, oltre che un’inespugnabile roccaforte. I torrioni rotondi, visibili da molto lontano, restavano impressi nella mente dei viaggiatori. (…)
Il castello aveva una doppia cortina di solide mura, con massicce torri rotonde a ogni angolo. Le fortificazioni erano andate aumentando con il passare del tempo, inglobando il villaggio sottostante e creando così con esso un corpo unico. (…)
Man mano che si avvicinavano, potevano scorgere la prima cerchia di mura che circondava il paese e la scarpata che distaccava il corpo della rocca, con le sue mura imponenti e le merlature sorrette da beccatelli sporgenti sugli spalti. Da quei passaggi verticali sarebbe stato uno scherzo respingere degli assalitori gettando pietre o olio bollente.
Quante sere Brand aveva trascorso, fin da quando era solo un ragazzo, sul cammino di ronda, a vigilare l’orizzonte, il lago, il borgo sottostante, la campagna lontana, fino ai monti innevati a est!
Sorrise al ricordo delle fosche giornate in cui il lago sembrava minacciare il mondo intero con le sue onde schiumose alzate dal vento. Poi il sorriso si spense.

CUORE DI DRAGO, Molly Greenhouse



giovedì 3 novembre 2011

Waiting for 18 November ...



Ci fu un tempo in cui i draghi dominavano il mondo.
Solcavano il cielo con maestose ali spiegate, sfavillanti di mille colori. La loro saggezza era grande e antica.
Un giorno, guardando in basso, videro gli uomini, piccoli esseri dalla vita misera e breve.
"Cuore di Drago", Molly Greenhouse


Nathan rotolò su un fianco e, grazie alla luminosità acerba della luna, riuscì a scorgere la sagoma scura dello strano volatile che lo aveva afferrato allontanarsi lentamente verso il bosco.
"Il cuore di Lola", Emanuela Valentini






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OCTOPUS IN FABULA

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